L’AUTORE: Che altro si può dire su Jeffery Deaver che non sia già stato detto? I suoi romanzi sono stati venduti in 150 paesi in tutto il mondo e tradotti in 25 lingue diverse. Deaver ci regala da quasi vent’anni dei thriller emozionanti che non leggi, ma divori.
Personalmente considero Deaver uno scrittore ‘onesto’. Con il suo curriculum potrebbe tranquillamente sedersi a coltivare i suoi innumerevoli fan che lo seguono con passione da anni, invece anche con ‘Solitude Creek’ è riuscito a regalarci un ottimo libro, il quarto della serie con protagonista la specialista di linguaggio del corpo Kathryn Dance, che possiamo goderci anche senza aver letto i precedenti e quindi senza conoscere ogni dettaglio della vita dei protagonisti, senza per questo guastarci il piacere della lettura.
Insomma, mi piace che anche un grande autore continui a cercare ‘mi piace’. 🙂
IL LIBRO: questo romanzo è come un aquilone in una giornata di vento. Ti porta di qui e poi di la e poi su e poi giù. E quando credi di aver capito tutto, le carte si rimescolano di nuovo e rimani senza parole, non vedendo l’ora di girare la pagina (o di picchiettare sul Kobo) per scoprire cosa succede di nuovo. Un giallo che si apre con una scena di panico, e prosegue in un crescendo dove le indagini si intrecciano, e sullo sfondo c’è lui, un colpevole intelligente, lucidissimo, senza scrupoli e pure piuttosto belloccio (pare assomigli a Channing Tatum). Sconsigliato a chi soffre di claustrofobia.
EXTRA: desidero da sempre visitare la California, ma questo libro mi ha fatto mettere in cima alla lista di ‘posti da vedere’ la penisola di Monterey. Il paesaggio è molto presente in questo romanzo con l’oceano, la costa, la nebbia .. Extra dell’extra! Si chiama Jeffery. Non Jeffrey.
LE FRASI SCELTE DAL TENERO GIACOMO:
ecco fatto…che dire? libro già messo in lista…vien voglia di soffrire un pò di claustrofobia e di leggerlo in riva a un torrente!
si e poi ti viene voglia di scappare in California per un po’ …